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CITTA' GIOCOSA - OVVERO IL GRANDE GIOCO DELLA PICCOLA CITTA' (Tangram n. 16) Stampa E-mail

Progetto di attività con i bambini che  viene proposto dalla Cooperativa Sociale “L’Isola che non c’è” ogni anno durante la Rassegna Città Spettacolo di Benevento.
di Angelo Miraglia

I bambini sin da piccoli sono attirati in maniera irresistibile dal mondo dei “grandi”, dalla “vita vera”, dalle procedure, dalle attività, dal mondo degli adulti.     
Viene dunque riprodotta una piccola città, con una serie di attività simboliche di gioco: l’anagrafe, la banca, il ristorante, il teatro, il giornale, la fabbrica di giocattoli ecc.
Questa nuova forma di gioco e di apprendimento, che coinvolge così tanto sia il corpo che la mente e così legata alla realtà, ha una  sua caratteristica peculiare: il fascino irresistibile che esercita sui bambini la serietà con cui i bambini partecipano al gioco.
Nella Città Giocosa i bambini non giocano a fare l’impiegato di banca: essi lo sono veramente. Nella fabbrica di giocattoli o nel laboratorio di oreficeria non si fanno “lavoretti”, si lavora e si produce. Il lavaggio quotidiano dei piatti al ristorante, un compito che anche per i bambini è solo un peso, e comunque un qualcosa di assolutamente non ludico, viene svolto senza alcun problema, proprio perché fa parte del lavoro.
All’ ingresso della Città Giocosa c’è l’ufficio anagrafe del Municipio (che funziona anche da ufficio di collocamento) dove il bambino si iscrive, riceve una carta di identità e sceglie il proprio “lavoro”.
Inizia così a funzionare la città: Al Ristorante si decide il menu della giornata, si organizzano i tavoli ecc. I bambini che lavorano in banca coniano le monete con apposita stampatrice e preparano l’ occorrente per i pagamenti. Nel teatro gli attori provano lo spettacolo finale. Il  giornale manda in giro i suoi giornalisti a caccia di notizie ed interviste che saranno poi stampate nel piccolo giornale della città. La fabbrica di giocattoli e l’oreficeria organizzano la propria produzione e l’ufficio vendite.
Dopo un’ora di gioco arriva il momento di ricevere in banca il primo stipendio, di due monete, che possono essere immediatamente spese al  ristorante, al bar, al negozio di giocattoli, si può comprare il giornale oppure andare al teatro.
Nell’ultima mezz’ora di gioco gli attori faranno il loro spettacolo, al quale, eccezionalmente, possono  assistere anche i genitori.
E’ questo un grande gioco collettivo ed una bellissima simulazione, poiché la città ha le sue regole, i suoi ritmi, le sue attività ed i ragazzi saranno felici di cooperare per il miglior andamento della vita cittadina.