Pagina iniziale >> Archivio articoli >> TEORIA DELLA DISPONIBILITA' (Tangram n. 5)
TEORIA DELLA DISPONIBILITA' (Tangram n. 5)

di Ennio Peres

Il tema dell’amore tra gli uomini è stato affrontato, nel corso dei millenni, da personalità di altissimo valore morale ed intellettuale; ma, nonostante non siano mancati autorevoli suggerimenti (ad esempio: «Ama il prossimo tuo come te stesso»), i risultati ottenuti finora non possono considerarsi certo incoraggianti. Ancora oggi, infatti, in ogni parte del pianeta, la vita sociale e i rapporti tra le nazioni sono fortemente condizionati dagli odi, dalle rivalità e dagli egoismi.
La forte propensione al conflitto violento, che fa dell’uomo l’animale più feroce della Terra (l’unico capace di sterminare una consistente quantità di suoi simili e di distruggere l’ambiente nel quale vive) è stata sempre considerata dalla maggior parte degli scienziati come una componente congenita nella natura umana e, quindi, insopprimibile.
Una conferma di tale atteggiamento si può riscontrare, ad esempio, nella Teoria dei giochi, formalizzata  nel 1944 dal matematico Johann von Nuemann (uno dei padri dell’elaboratore elettronico) e dall’economista Oskar Morgenstern. Questa fondamentale branca della matematica moderna  fornisce indicazioni ottimali sul comportamento tattico e strategico da tenere in un generico stato di contrapposizione (gioco di competizione, concorrenza aziendale, guerra, ecc.), ma non prende in considerazione le potenziali situazioni di collaborazione, considerandole implicitamente non degne di attenzione.
Negli ultimi anni, però, si sta facendo largo un’altra scuola di pensiero scientifico, secondo la quale  l’aggressività dell’uomo non sarebbe un elemento legato indissolubilmente al suo codice genetico, ma solo il retaggio di un suo atavico atteggiamento mentale, potenzialmente modificabile.
A livello matematico non sono mancati contributi in questa direzione. In particolare, nel 1984 Robert Axelrod ha pubblicato Giochi di reprocità, uno saggio sulle condizioni che possono incoraggiare la cooperazione tra gli individui e favorirne il mantenimento e lo sviluppo.
Più recentemente, nel giugno del 1998, il matematico Martin Novak e lo zoologo Karl Sigmund hanno reso noto i risultati di una loro sofisticata simulazione computerizzata, che ha dimostrato come una popolazione di individui altruisti ha maggiori probabilità di sopravvivenza, rispetto a un’altra di puri egoisti.
Non conosciamo i dettagli dello studio di Novak e Sigmund, in compenso  possiamo esporvi i rudimenti di una nostra modesta “Teoria della disponibilità” (siamo disponibili a rendervela nota...) che arriva a conclusioni analoghe.
La nostra teoria analizza essenzialmente gli effetti che si vengono a generare quando un individuo A accetta di soddisfare una richiesta avanzatagli da un altro individuo B.
A tale scopo, un importante parametro di cui avremo bisogno è il “patrimonio delle potenzialità personali” (che chiameremo sinteticamente  PAT-PER), che corrisponde idealmente all’insieme di tutte le risorse (ricchezze materiali, tempo a disposizione, stato di salute fisica e serenità d’animo) che potenzialmente una persona può possedere. Questo parametro non è dato, come potrebbe apparire, dalla somma di quantità eterogenee; le risorse prese in considerazione, infatti, sono commisurabili, essendo potenzialmente permutabili una nell’altra. A tale riguardo, bisogna  tener presente che, se è vero (come dice il proverbio) che il tempo è denaro, è anche vero che una maggiore disponibilità di denaro può far aiutare a  risparmiare tempo; d’altra parte, se è vero che una buona riserva di denaro procura maggiore serenità (come sostengono le compagnie di assicurazione), è anche vero che una maggiore serenità consente di avere la concentrazione giusta per guadagnare più facilmente del denaro; e così via...

In questo contesto, prendiamo in considerazione solo quel tipo di richieste la cui soddisfazione può provocare una ricaduta più o meno sensibile (ma non nulla) sia sul PAT-PER di A, che su quello di B. In termini pratici, ciò corrisponde a evidenziare un indice di variazione, al quale possiamo attribuire schematicamente i seguenti quattro valori:
- TANTO =  sensibile variazione negativa
- POCO    =  trascurabile variazione negativa
+ POCO   =  trascurabile variazione positiva
+ TANTO =  sensibile  variazione positiva

In teoria, ognuna di  queste variazioni può riguardare, sia una sola componente del PAT-PER (denaro, tempo, salute o serenità), che una loro qualsiasi combinazione; ai fini del problema generale, non è necessario distinguere caso per caso. E’ importante, invece, sottolineare che, ai fini dell’analisi, devono essere prese in considerazione solo i valori di variazione stimati da A, in base alle informazioni in suo possesso (questa è, infatti, la persona che deve decidere di soddisfare, o meno, la richiesta).

Fatte queste premesse (e scartando i casi di richieste autolesioniste, indice di scarsa disponibilità  verso sé stessi...), le possibili situazioni in cui una richiesta abbia lo scopo di aumentare, in qualche modo, il proprio PAT-PER,  sono le seguenti otto.

 caso   variazione del    variazione del   denominazione dell’azione   
             pat-per di a     pat-per di b      compiuta da a              

  1     - TANTO           + POCO           sacrificio inutile         
  2     - TANTO           + TANTO         sacrificio motivato         
  3     - POCO             + POCO           piccolo regalo              
  4     - POCO             + TANTO         gesto di disponibilità      
  5     + POCO            + POCO           cortesia ricompensata       
  6     + POCO            + TANTO         partecipazione solidale     
  7     + TANTO          + POCO           partecipazione interessata  
  8     + TANTO          + TANTO         compartecipazione sinergica 

Per analizzare le differenze riscontrabili nei singoli casi, ricorriamo ad un unico esempio di base,  facendo le seguenti supposizioni:
-  Bruno e Alberto sono bambini che portano avanti una raccolta di figurine;
-  entrambi possiedono la stessa quantità di figurine (tra doppioni e non);
-  ad entrambi manca la stessa quantità di figurine per completare la raccolta.
Di conseguenza,  il  PAT-PER di  ciascuno di questi due bambini potrebbe subire le seguenti variazioni:

+ TANTO, se la propria raccolta venisse completata;
+ POCO,  se il proprio numero di figurine mancanti diminuisse leggermente;
- POCO,  se il proprio numero di figurine mancanti aumentasse leggermente;
- TANTO, se si annullasse la propria dotazione di figurine.

Sotto queste ipotesi (tenendo sempre presente che l’azione di A viene effettuata dietro esplicita richiesta di B):

  • Nel  “caso 1” (sacrificio inutile) Alberto accetta di regalare tutte le sue figurine a Bruno, pur sapendo che, in questo modo, l’altro diminuirà solo leggermente la propria quantità di figurine mancanti.
  • Nel  “caso 2” (sacrificio motivato) Alberto accetta di regalare tutte le sue figurine a Bruno, sapendo che ciò gli consentirà di completare la raccolta.
  • Nel “caso 3” ( piccolo regalo) Alberto accetta di regalare a Bruno alcune sue figurine (non doppioni), pur sapendo che, in questo modo, l’altro diminuirà solo leggermente la propria quantità di figurine mancanti.
  • Nel “caso 4” (gesto di disponibilità) Alberto accetta di regalare a Bruno alcune sue figurine (non doppioni),  sapendo che ciò  gli consentirà di completare la raccolta.
  • Nel “caso 5”  (cortesia ricompensata) Alberto accetta di scambiare con Bruno alcuni doppioni di figurine, sapendo che, in questo modo, entrambi diminuiranno leggermente la propria quantità di figurine mancanti.
  • Nel “caso 6” (partecipazione solidale) Alberto accetta di scambiare con Bruno alcuni doppioni di figurine, pur sapendo che, in questo modo, l’altro completerà la  raccolta, mentre lui diminuirà solo leggermente la propria quantità di figurine mancanti.
  • Nel “caso 7” (partecipazione interessata) Alberto accetta di scambiare con Bruno alcuni doppioni di figurine, sapendo che, in questo modo,  completerà la  raccolta, mentre l’altro diminuirà solo leggermente la propria quantità di figurine mancanti.
  • Nel “caso 8” (compartecipazione sinergica) Alberto accetta di scambiare con Bruno alcuni doppioni di figurine, sapendo che, in questo modo, entrambi completeranno la raccolta.

I casi dal 5 all’8 sono i più ricorrenti, sia nella vita pubblica che privata, di una persona; in linea di massima, infatti, chiunque è disposto ad accettare una richiesta che gli prospetti un qualche tornaconto. Molto meno frequenti sono, invece, i casi dall’1 al 4 che, in genere, si verificano solo in ambito privato (nei rapporti di coppia, in famiglia, in un’affiatata cerchia di amici, ecc.); è piuttosto difficile, infatti, che una persona sia disposta a compiere volontariamente un sacrificio, pur se minimo, a vantaggio di un perfetto sconosciuto.
Dato che l’attuale situazione sociale (sia a livello locale, che planetario) non è sicuramente quella ottimale, per poter auspicare che migliori, bisogna  solo sperare che si imponga qualche mutazione nei comportamenti individuali, con la consapevolezza  che, per avere qualche possibilità di riuscita, una tale mutazione non può avere pretese troppo rivoluzionarie.
Desiderando ottenere dalla nostra analisi qualche indicazione in questa direzione, è necessario introdurre un nuovo parametro (che chiameremo PAT-TOT) e che corrisponde alla somma di tutti i PAT-PER degli individui appartenenti a una determinata collettività (un quartiere, una città, una regione, una nazione, un continente o il Mondo intero).
Per poter avere un’indicazione quantitativa in merito alle possibili variazioni del PAT-TOT, nei  casi presi finora in esame, poniamo convenzionalmente:

- TANTO = -1000
- POCO  = -1
+ POCO  = +1
+ TANTO = +1000

Utilizzando questi valori convenzionali, possiamo ottenere il seguente specchietto:

 caso  variazione del    denominazione dell’azione  
       pat-tot 
                                     
  1        -999            sacrificio inutile          
  2          0             sacrificio motivato         
  3          0             piccolo regalo              
  4        +999           gesto di disponibilità      
  5        +2              cortesia ricompensata       
  6        +1001          partecipazione solidale     
  7        +1001          partecipazione interessata  
  8        +2000          compartecipazione sinergica 

Osservando questi dati, possiamo notare che, ai fini di un incremento del PAT-TOT,  è molto dannoso il “caso 1” (sacrificio inutile), mentre appaiono sterili i “casi 2 e 3” (sacrificio motivato e piccolo regalo); invece, appare molto vantaggioso il “caso 4” (gesto di disponibilità). L’incremento relativo a questo caso supera nettamente quello del caso 5 (cortesia ricompensata) e si avvicina a quello dei “casi 6 e 7” (partecipazione solidale e partecipazione interessata).
Appare, quindi, evidente che, se ogni persona appartenente ad una determinata collettività si prestasse maggiormente a compiere dei gesti di disponibilità, il PAT-TOT  di quella collettività potrebbe crescere sensibilmente, nel tempo, con un trascurabile decremento dei vari PAT-PER individuali.
Alcuni esempi pratici di gesti di disponibilità (banali, ma non molto comuni) possono essere i seguenti:

  • Una persona giovane, si alza in tram per cedere il posto ad una persona anziana.
  • In un luogo pubblico, una persona si  mette a cercare un oggetto che un altra persona ha smarrito e che ha necessità di ritrovare.
  • Il guidatore di un autobus rimanda di qualche secondo la partenza, per permettere di salire a un signore che, correndo affannosamente, gli sta facendo gesto di aspettarlo.
  • L’impiegato di un ufficio postale rimanda di qualche minuto la chiusura  del suo sportello, per poter servire un utente che lo supplica di effettuare una determinata spedizione.
  • Una persona che sta facendo la fila davanti ad una biglietteria ferroviaria, fa passare avanti un’altra persona che, se non fa il biglietto entro breve tempo, rischia di perdere il treno.
  • Su un treno, che si è fermato per un guasto in piena campagna, un viaggiatore presta il proprio telefonino ad un altro, che ne è sprovvisto e che ha urgenza di disdire un importante appuntamento.

Ma quale vantaggio individuale si può ottenere dalla crescita del PAT-TOT della collettività a cui si appartiene? La risposta non è difficile da ricavare, se si ipotizza che una persona con un alto PAT-PER sia  più pronta a compiere un gesto di disponibilità, soprattutto se è già stata beneficiata da un atto del genere. Di conseguenza, più aumenta il PAT-TOT della propria collettività, più aumentano le probabilità di incontrare nel momento del bisogno, una persona disponibile (con un ulteriore incremento del PAT- TOT...).
Il lieve sacrificio che si effettua nel compiere un gesto di disponibilità, quindi può considerarsi come un piccolo investimento che si compie nella speranza di essere ripagati in futuro, con la consapevolezza, comunque, di contribuire a migliorare l’ambiente nel quale si vive.
Se in una città di 200.000 abitanti, ognuno buttasse una cartaccia in terra, la città risulterebbe presto imbrattata da 200.000 cartacce. Di contro, se in una città di 200.000 abitanti, imbrattata da 200.000 cartacce, ognuno togliesse una sola cartaccia, la città risulterebbe presto pulita (con un sacrificio individuale minimo).
Insomma: essere disponibili conviene, per tornaconto o per amore...